Cinque regole da seguire per promuovere un territorio sui social
Il valore delle immagini
Ricordiamo il 20% di quello che leggiamo e il 70% di quello che vediamo. È il potere del visual, bellezza! Se è vero che le parole sono importanti, una buona immagine è fondamentale; per promuovere un territorio sui social è indispensabile. Le immagini ci vengo in aiuto per attirare l’attenzione dell’utente, farlo soffermare sul nostro post e portarlo a pensare: “ok, io adesso vorrei preparare la valigia per andare a vedere questo posto incantevole”. Un buon testo a corredo aiuta l’utente a farla davvero quella valigia.
Grazie ai social gli utenti si sono avvicinati a territori prima inesplorati e completamente sconosciuti. È cresciuta la voglia del viaggio e della scoperta. Ad esempio, io grazie ai social ho scoperto che a Bologna c’è un posto dove sembra di essere a Venezia, invece ti trovi in Via Piella e quanto sia magicamente bella Polignano a Mare.
Nell’ultimo rapporto sul Turismo realizzato da Unicredit, in collaborazione con Touring Club Italiano si legge come:
“la tecnologia ha ampliato a dismisura la possibilità di reperire informazioni, ha rivoluzionato il tradizionale concetto di intermediazione, ha ridotto conseguentemente l’asimmetria informativa tra produttore e consumatore, offrendo a quest’ultimo la possibilità di generare contenuti propri e di diffonderli in modo pervasivo attraverso gli strumenti social. Ha, inoltre, favorito la nascita di community che, desiderose di praticare un turismo più immersivo e meno omologato, hanno fatto letteralmente esplodere il fenomeno dell’ospitalità tra privati che solo in Italia nel 2016 ha riguardato 5,6 milioni di persone. Per non parlare poi dei dispositivi mobile, della miriade di app che hanno trasformato in poco tempo “il turista in un soggetto molto più “competente” e “indipendente”.
Di fronte ad un cambiamento simile, la promozione del territorio deve passare necessariamente dai canali social.
Come promuovere un territorio sui social – da dove iniziare
Nell’anno avanti social il punto di partenza per promuovere un territorio era il piano di marketing territoriale, strutturato più o meno così:
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analisi di contesto, in cui si analizzava il territorio di riferimento, partendo dalla sua storia, dalle risorse, dai flussi turistici e dall’offerta ricettiva;
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benchmarking, in cui venivano analizzati territori similari per storia, morfologia e il modo in cui venivano promossi;
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analisi s.w.o.t con definizione dei punti di forza e debolezze di quel territorio, opportunità e minacce;
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si passava poi agli obiettivi generali e specifici;
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infine, si delineava la strategia d’intervento e si elencavano le attività per raggiungere gli obiettivi.
Dopo i social niente è rimasto come allora. Nell’era della società liquida, si tende a mettere da parte questo preziosissimo documento, che invece dovrebbe funzionare un po’ da bussola, per passare direttamente all’azione. Questa è la ragione per cui molte imprese non raggiungono i risultati sperati: perché sparano nel mucchio, senza una strategia dietro, senza individuare il proprio target di riferimento e i propri competitor. Per questo motivo il punto di partenza per promuovere un territorio rimane il piano di marketing territoriale.
Ma quali sono le regole per promuovere un territorio sui social?
Una volta che abbiamo chiaro in mente cosa vogliamo promuovere, quali sono le vocazioni naturali di un territorio, ci sono alcune regole che, se rispettate, vi faciliteranno il lavoro.
Conoscere la storia
Se non conosci la storia del territorio, difficilmente potrai trasmetterne al tuo pubblico la sua bellezza e promuoverlo al meglio. Immaginate di dover convincere qualcuno a visitare il luogo in cui vivete. Come potete spiegarne le ragioni per cui dovrebbero visitare quel posto se non lo sapete neanche voi? Il consiglio è quello di andare per primi alla scoperta di quel territorio, parlare con gli abitanti del posto, le persone che ogni giorno vivono quel territorio e che conoscono le tradizioni più antiche.
Raccontare un’esperienza
La seconda regola da tenere a mente è raccontare un’esperienza. Le persone non si accontentano più di essere turisti, vogliono essere viaggiatori e immergersi nella cultura locale. Non è un caso che il portale on line Airnbn abbia di recente introdotto la sezione “esperienze”.
“Le esperienze sono passeggiate o altre attività progettate e gestite da host del luogo, che forniscono agli ospiti un accesso privilegiato a luoghi e comunità della propria città”.
A promuovere il territorio sono come sempre gli host, che assieme alla propria casa o stanza, possono offrire al viaggiatore un’esperienza in quel territorio. Qualche esempio? Chi sceglie di soggiornare a Roma e dintorni può approfittare di una degustazione di vini totalmente bio in un’azienda vitivinicola di Frascati o scoprire i sapori ed i profumi della città eterna attraverso un’esperienza culinaria in bicicletta.
Coinvolgere gli utenti
Il modo migliore per promuovere un territorio sui social è far diventare gli utenti ambasciatori di quel territorio. Come? Incentivandoli a raccontare il posto in cui vivono se sono persone del posto o invitandole a condividere una foto, lasciare una recensione, fare un breve filmato, se sono dei turisti. In un progetto più ampio, il consiglio è quello di rivolgersi a persone influenti sfruttando educational tour sul territorio o coinvolgendo veri e propri ambassador. È il caso, ad esempio, della Regione Marche e della campagna di promozione turistica “ViviAmo Marche” che ha coinvolto venticinque ambasciatori marchigiani (di nascita, di adozione, di frequentazione e di affetto) che hanno scelto di raccontare le Marche. Tra questi: Neri Marcorè, Dante Ferretti, Diego della Valle. La campagna, declinata sui social, è nata con l’obiettivo di “fondere in un’unica campagna di comunicazione le eccellenze umane, culturali, artistiche, architettoniche, paesaggistiche, enogastronomiche, sportive, economiche della regione”.
Pensare al territorio come ad un brand
Perché pensare al territorio come brand? Perché il territorio italiano presenta delle specificità uniche nel suo genere. Viviamo in un paese in cui ogni regione ha una sua identità, una sua storia e una sua vocazione unica. Ragion per cui ogni territorio può essere visto come un vero e proprio brand, con un’identità precisa. Non c’è più solo il territorio, ma in gioco ci sono un insieme di fattori che contribuiscono a renderlo unico. Il fattore vincente che aiuta a veicolare il territorio come un brand può essere un prodotto alimentare, uno stabilimento termale, un aspetto culturale.
Fidelizzare gli utenti
Il passaggio successivo è quello di fidelizzare gli utenti e fare in modo che si affezionino a quel territorio al punto da sentirsene parte. Tra gli strumenti di brand loyalty ci sono:
- contest
- insatwalk
- creare una community o coinvolgere quelle già presenti sul territorio
Naturalmente ogni piattaforma social va utilizzata nel modo più corretto per la promozione del territorio. C’è però una regola che vale per tutti i social: essere autentici.
Se vuoi approfondire quest’argomento, puoi partecipare al prossimo evento gratuito a Latina in cui terrò uno speech su “Come promuovere il territorio sui social”. L’evento è gratuito, basta iscriversi qui
Se conosci altre regole per promuovere il territorio sui social, scrivimele in un commento.
Giornalista, esperta di marketing territoriale e digital strategist. Sembrano tante qualifiche, ma sono tutte racchiuse in una professione. In parole povere mi occupo di valorizzare aziende e territori. Lo faccio principalmente mettendo assieme strategia e parole. Hai bisogno di aiuto? LAVORA CON ME