La Salerno-Reggio Calabria diventa A2 “Autostrada del Mediterraneo”
Panorami, storie, profumi e sapori del Sud Italia. Con questo claim viene presentata alla stampa la nuova “Autostrada del Mediterraneo” che prende il posto della vecchia A3 “Salerno-Reggio Calabria”. Assieme al nuovo nome sono stati presentati dieci itinerari per invogliare il turismo a sud, uno spot con l’immancabile Giancarlo Giannini che fa da testimonial e un’app gratuita, al momento disponibile per dispositivi Android, con informazioni e suggerimenti sui dieci percorsi tematici.
Ora che i lavori di ammodernamento principali sono terminati, ci voleva un cambio nome, se non altro per toglierci di dosso quell’etichetta di incompletezza, di non finito. Chi pensa alla Salerno-Reggio Calabria, immagina senza dubbio un’odissea e noi nati negli anni ’80 siamo cresciuti con l’incubo di quest’autostrada: lunga (per non dire infinita), vecchia, tortuosa e pericolosa. Da bambina ho fatto tantissimi viaggi con i miei genitori e mio fratello in macchina. Ricordo che partivamo sempre a notte fonda per evitare il traffico e perché mio padre preferiva viaggiare quando tutti dormivano. Con gli occhi ancora stropicciati dal sonno io e mio fratello venivamo sistemati nei sedili posteriori con tanto di cuscini e lenzuolino, ci sdraiavamo testa contro piedi e continuavamo beatamente a dormire. Quando mi svegliavo eravamo quasi sempre alla fine della Calabria. Mio padre si divertiva ad interrogarmi in geografia: dov’è l’est? qual è il capoluogo del Friuli Venezia Giulia? Guardando Nord dove si trova il Marocco?
Mia madre, invece, era ossessionata dalle stazioni di servizio. Sapeva che io avrei dovuto provarle tutte. Erano così sporche che sperava sempre che resistessi fino a l’ Autogrill La Macchia. Inutile dire che non accadeva mai, però ricordo che la civiltà per noi iniziava quando scorgevamo quella stazione di servizio: grande, moderna, profumata e pulita. Viaggi autentici quelli con i miei genitori, di quelli che non si scordano più.
Oggi percorrere l’autostrada che porta fino all’estremo sud è sicuramente più semplice e più veloce e mi piace pensare che questo progetto possa finalmente invogliare i turisti a raggiungerci in auto, a deviare il percorso, a fermarsi nei nostri meravigliosi borghi, a scoprire l’entroterra di questo sud sempre più accogliente. E i dieci itinerari proposti sono davvero pensati per tutti.
Se sei interessato al turismo culturale, ti consiglio di scegliere i percorsi La Via dei Castelli e La via del mito.
Se ti interessa più un turismo naturalistico, gli itinerari più adatti a te sono La Via dei Parchi e La Via dello Sport; se a guidarti è l’enogastronomia opta per La Via del Caffè e per il percorso Sulle orme di Bacco e Cerere. Se preferisci un turismo religioso e alla scoperta di antiche tradizioni la Via della Storia e La Via della fede fanno al caso tuo. Se alla parola mare se già in costume e infradito, devi percorrere senza ombra di dubbio la Via del mare.
Di strada da fare ce n’è ancora tanta, in tutti i sensi. Ci sono alcuni tratti dell’autostrada non ancora finiti, ma noi nel frattempo prepariamoci ad accoglierli come si deve questi turisti e iniziamo davvero a pensarli come una risorsa preziosa.
Giornalista, esperta di marketing territoriale e digital strategist. Sembrano tante qualifiche, ma sono tutte racchiuse in una professione. In parole povere mi occupo di valorizzare aziende e territori. Lo faccio principalmente mettendo assieme strategia e parole. Hai bisogno di aiuto? LAVORA CON ME