Trekking in Calabria: il sentiero del Tracciolino
Sentieri ancora poco battuti ed escursioni in luoghi di una bellezza amena. Il trekking in Calabria è uno scrigno pieno di sorprese, con tanti itinerari da percorrere. In questo post vi racconto il Sentiero del Tracciolino, grazie ad un’escursione organizzata dalle guide ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Il Sentiero del Tracciolino è uno di quegli itinerari per chi ha voglia di fare trekking in provincia di Reggio Calabria, senza rinunciare al mare. Uno straordinario percorso che costeggia il Mar Tirreno, ai piedi del monte Sant’Elia. Denominato anche sentiero azzurro, è tra i percorsi più panoramici della Calabria.
Percorrendo il sentiero potrete volgere lo sguardo fino alle Isole Eolie, con protagonista il vulcano di Stromboli. Alle vostre spalle il profilo della Costa Viola che prosegue fino a lasciare spazio a parte della Costa degli Dei. Di fronte a voi le città di Bagnara, Scilla, Cannitello – frazione di Villa San Giovanni – e la Sicilia.
Attraversare questo tratto di costa vuol dire inebriarsi di profumi, respirare l’aria del mare, mischiata ai sentori della terra.
Sentiero del Tracciolino: da dove si parte
Il sentiero del Tracciolino è un percorso ad anello, in cui i quattro elementi naturali si alternano per tutto il tempo. Il viaggio a piedi parte da Palmi, precisamente dal Monte S. Elia, dove si trovano le tre croci bianche, emblema di questo luogo e monumento in ricordo del Monte Calvario dove Gesù fu crocifisso.
La leggenda racconta che proprio qui il diavolo venne a disturbare Sant’Elia, mentre era intento a costruire il monastero sul monte. Il Santo non si lasciò corrompere e scacciò così violentemente il diavolo, da farlo arrivare fino a dove oggi sorge Stromboli. Sempre secondo la leggenda l’isola vulcanica fu creata a seguito dell’impatto del diavolo con il mare e ancora oggi continua a fumare dalla rabbia verso il santo.
Trekking in Calabria: le suggestioni del Sentiero del Tracciolino
Percorrere questo sentiero è davvero emozionante, in un momento storico e difficile come quello che stiamo attraversando, è sicuramente un privilegio.
Una volta terminata la discesa dalle Tre Croci, inizia il sentiero del Tracciolino, un percorso in cui vi sentirete come sospesi tra cielo e mare. Il percorso non è sempre protetto da staccionate, per cui occorre fare attenzione e non distrarsi, ma ogni metro percorso regala suggestioni infinite. Tutto quello che occorre fare è tenere i piedi ben piantati a terra e lasciare andare gambe e mente. In mezzo, attimi di preziosa semplicità. Cosa vi ritroverete a fare? Ammirate il vulcano Stromboli, sedetevi ad ascoltare la leggenda del Monte di Sant’Elia, lasciatevi inebriare dal profumo di ginestra, ascoltate i suoni della natura; se la giornata sarà nitida vi perderete nell’orizzonte, senza capire dove finisce il mare e inizia il cielo. Trovate un posticino in mezzo al verde dove consumare il pranzo e condividetelo con i nostri compagni di viaggio.
E poi rimanete seduti ad ascoltare il silenzio.
Sorseggiate un caffè affacciati sull’immensità, volgete lo sguardo in una delle tante calette accessibili solo dal mare (come Cala Leone), ammirate i terrazzamenti della Costa Viola e ricordate che qui a fatica, si pratica ancora la viticoltura eroica. Chiacchierate della bellezza, ma anche della miseria di questa terra, di quanto poco viene fatto e di quanto poco basterebbe per far diventare tutto il niente. Che poi niente non è affatto.
Ho percorso questo sentiero l’ultimo giorno di zona gialla della Calabria, prima che tornassimo in zona arancione, ed ho pensato a tutte le volte che ci siamo trovati a dire: “un ultimo sforzo e finisce tutto“, “torneremo a viaggiare, ad abbracciarci, a respirare la natura senza dover indossare una mascherina“. E poi non è finito nulla e siamo tornati al punto di partenza. Quel giorno però ho premuto il tasto stop ed ho percorso più di 17.000 passi in circa sei ore, 8km di strada in uno stato di profondo benessere.
Domande frequenti sul Sentiero del Tracciolino
Il trekking in Calabria è praticato da diversi gruppi escursionistici. Io mi sono affidata a Passi Narranti, progetto di valorizzazione e promozione dell’Aspromonte a cura di Noemi Evoli e Andrea Ciulla, guide ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Per conoscere le loro attività e partecipare alle prossima escursioni, seguiteli su Facebook. Noemi e Andrea ci hanno guidato anche ho avuto il piacere di organizzare anche una bella escursione a Roghudi Vecchio.
Questo tipo di percorso è considerato di livello Escursionista, quindi non è adatto a principianti. Tuttavia, se accompagnati da guide esperte, come nel mio caso, non avrete problemi, se non dolori muscolari in tutto il corpo per un paio di giorni.
Dipende. Il sentiero non è consigliato ai bambini sotto i dieci anni. Il percorso in alcuni punti è privo di protezione. Il terreno è sdrucciolevole e a tratti scosceso. Se viaggiate con i bambini potete però percorrere un tratto del percorso, partendo dalla fine. Non sarà la stessa cosa, ma sarà comunque emozionante e potrete rendervi conto del tragitto.
Prima di lanciarvi verso l’avventura, vi lascio poche e spero utili indicazioni sull’abbigliamento necessario. Non sono indicazioni mie, ma delle guide: “abbigliamento comodo (a cipolla) e idoneo alle temperature del periodo, pantaloni lunghi, t-shirt, felpa, cappello, scarponi da trekking alti, giacca antivento, bastoncini da trekking, occhiali da sole, crema solare, tazza o bicchiere riutilizzabile (no usa e getta)”. Si pranza al sacco lungo il cammino, per cui portate con voi scorte d’acqua (lungo il sentiero è presente una fonte, ma è quasi al termine del percorso) e snack per spuntino e pranzo. I ragazzi di Passi Narranti sicuramente non lasciano nulla al caso.
Se al termine dell’escursione non siete troppo stanchi, potete fare tante cose. Noi ci siamo spostati in macchina verso Palmi e siamo andati a visitare a piedi le Grotte di Trachina, il Belvedere da cui ammirare lo Scoglio dell’Ulivo e l’esterno della casa di Leonida Repaci.
Trekking in Calabria: come arrivare al Sentiero del Tracciolino
Per raggiungere il punto di partenza del sentiero percorrete l’Autostrada del Mediterraneo fino all’uscita di Bagnara Calabra e seguite le indicazioni in direzione di Contrada Sant’Elia a Palmi.
Vi lascio le coordinate da Google Maps.
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2 thoughts on “Trekking in Calabria: il sentiero del Tracciolino”
VORREI FARE IL SENTIERO DEL TRACCIOLINO.
E’ POSSIBILE AVERE LA TRACCIA GPS?
GRAZIE
ANDREA
Ciao Andrea,
personalmente non ho la traccia gps perché non ho percorso questo sentiero in modo autonomo, ma se cerchi su google “Traccia gps sentiero tracciolino Palmi” trovi un paio di siti dove è possibile scaricare il percorso. Considera che questo che ho realizzato io è un circuito ad anello con partenza e arrivo dalle Tre croci del Monte Sant’Elia. Spero di esserti stata utile